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Sono la sorella di Samuele, un ragazzo con la sindrome di Down che è entrato nella comunità “La Nave” nel 2016.  La nostra famiglia ha conosciuto la Cooperativa Il Carro grazie all’amicizia di nostro fratello Raffaele con il presidente Andrea Villa.  Siamo arrivati al Carro con il desiderio principale di trovare per Samuele un luogo dove fosse accolto e amato per ciò che è e dove avrebbe potuto vivere una quotidianità e dei rapporti umani significativi.
All’inizio non è stato immediato né semplice affidare il nostro Samuele, il più piccolo di noi 5 fratelli, perché i timori e i sensi di colpa ci hanno sempre messi in guardia, nel tentativo di proteggerlo il più possibile da esperienze dolorose.
L’incontro con tutte le figure della Cooperativa è stato sorprendente e disarmante. Ci hanno colpiti da subito il luogo molto curato, il clima allegro e accogliente, l’operosità dei ragazzi del centro LavorAbile con un’attenzione speciale alla persona in tutti i suoi aspetti: l’attenzione a tutte le persone, anche a noi familiari.
Ci siamo riscoperti così, con gioia e un po’ di sorpresa, una risorsa per Samuele, un tassello importante nel suo progetto di vita condiviso con coloro ai quali lo abbiamo affidato.
La prova della bontà di questo progetto è vedere il nostro Samuele felice, profondamente e sinceramente affezionato ai suoi amici del Carro.
In lui vediamo il desiderio di condividere con noi la bellezza di ciò che vive e lo sguardo attento e amorevole di cui è oggetto.
Così anche noi familiari, quando gli facciamo visita, ci sentiamo a casa, accolti e benvoluti.
Possiamo allora affidarlo ogni giorno con fiducia agli operatori della comunità, certi che venga accompagnato con amore e competenza nel suo percorso di vita.
Non possiamo che essere grati di tutto questo bene e ringraziare ogni singolo membro di questa grande famiglia che è il Carro, unendoci alla gioia dei festeggiamenti per questi primi 35 anni di vita.

Michela Menoncello